IL PATTO DI DIO
NEL RISVEGLIO
Un
giorno fu chiesto ad un predicatore: “Che speranza hai di un risveglio?”
La sua risposta fu fiduciosa: “Sono sicuro di un risveglio tanto quanto sono
sicure le promesse di Dio”.
Il
credente ha una solida speranza nella parola di Dio, perché ci viene detto che
le promesse di Dio sono “Sì” ed in Lui (Cristo) “Amen”
(2 Corinzi 1:20). Pietro ci dice che “la Parola del Signore dura per sempre”
(1 Pietro 1:25).
Se
lo comprendiamo in modo corretto, la Parola di Dio è la sola cosa che possiamo
portare con noi in cielo. Durare “per sempre” significa per l’eternità.
Se ciò non è vero, avremo ogni opportunità di dire a Dio e mostrargli che la
Sua Parola non è vera.
Ma
è vera e ci sono dozzine di passi che ci incoraggiano a credere, specialmente
in questi ultimi giorni, al risveglio.
Arthur Wallis |
E’
anche vero che in questi giorni ci sono coloro che fanno domande sulla validità
del risveglio, perché non vedono nessuna base affinché abbia luogo. Se hanno
ragione, perché durante la storia ci sono state persone, in ogni secolo da
quando Cristo è asceso, che si sono aggrappate alle promesse della Parola di
Dio, hanno aperto il proprio cuore in preghiera per un risveglio ed hanno
ottenuto risposta? Egli ha risposto ripetutamente a preghiere fatte in seguito
al peso provato dai credenti. Ma essi dicono che non c’è nessuna promessa.
Potremmo
citare diverse promesse dell’Antico Testamento.
“Se
il Mio popolo, sul quale è invocato il Mio Nome, si umilia, prega, cerca la Mia
faccia e si converte dalle sue vie malvagie, Io lo esaudirò dal cielo, gli
perdonerò i suoi peccati e guarirò il suo paese” (2 Cronache 7:14).
Se
questa non è una promessa di risveglio, che cos’è?
Isaia
35:1-7 parla di un deserto che fiorisce come una rosa e di acque e di
torrenti nel deserto. E’ una bellissima figura parlata del risveglio e dei suoi
risultati.
Isaia
44:3 parla di “spandere le acque su colui che è assetato”. Nel corso dei secoli
gli esegeti ed i commentatori sono stati d’accordo sul fatto che questo passo
parla del risveglio.
La
promessa di un risveglio non è confinata all’Antico Testamento. Isaia 44:4 ha
una controparte nel Nuovo Testamento in Giovanni 7:37-38: “Se qualcuno ha
sete, venga a Me e beva... come ha detto la Scrittura”. L’insegnamento è lo
stesso in entrambi i passi.
Questo
è il principio completo del risveglio: sete personale, calmata dall’acqua dello
Spirito, che produce un fluire di benedizioni.
L’affermazione
di Pietro nel giorno della Pentecoste: “Avverrà negli ultimi giorni, dice
Dio, che Io spanderò il Mio Spirito sopra ogni carne” (Atti 2:17) fu una
ripetizione della profezia di Gioele (2:28-32). E’ evidente da uno studio di
questi due passi che il giorno della Pentecoste adempì solo in parte la
profezia di Gioele. Di conseguenza noi aspettiamo il giorno in cui a livello
mondiale sperimenteremo la benedizione del risveglio.
Credo
che vedremo il risveglio, non solo in misura ridotta, ma in una potente
manifestazione dello Spirito Santo come nei giorni passati, non per la
manipolazione dell’uomo o per qualche metodologia o astuzia dell’ingannatore.
Certe cose saranno chiare quel giorno.
Ci
sarà timore di Dio;
la
Signoria di Gesù Cristo sarà riconosciuta;
lo
Spirito Santo dirigerà ogni sfera del lavoro;
l’opera
di Dio sarà onorata ed ubbidita;
il
desiderio più profondo dell’uomo sarà vivere una vita santa e le anime saranno
salvate.
Deve
essere notato che tutti i momenti di avanzamento della chiesa sono usciti da un
risveglio.
Il
grande avanzamento missionario degli ultimi due secoli è uscito da un
risveglio. L’emancipazione degli schiavi, le organizzazioni di carità, gli
slanci evangelistici, le società della prosperità, gli ospedali, migliori
facilitazioni educative e tante altre cose positive sono state il risultato del
risveglio.
Coloro che lavorano per alleviare i problemi della società
non avranno mai successo, anche se milioni fossero versati nelle nostre casse,
fino a che i cuori degli uomini non si siano messi a posto con Dio.
Quando ciò accadrà vedremo una nuova sensibilità, una nuova compassione, una
nuova situazione per tutti.
Uno
dei segni del risveglio è che può accadere all’improvviso.
Spesso
persino le masse di credenti sono colte alla sprovvista, mentre lo stupore e la
paura afferrano i cuori dei non credenti. Fu lo stesso alla Pentecoste dove
leggiamo che coloro che erano riuniti “tutti stupivano e si meravigliavano”
(Atti 2:7); “...tutti stupivano ed erano perplessi” (verso 12).
Come
i credenti erano colti di sorpresa, Charles Finney lo notò in molti dei
risvegli che sperimentò. Egli sottolineò: “Si svegliavano tutto d’un tratto,
come un uomo che si sfrega gli occhi e corre in giro per la casa spostando ogni
cosa e chiedendosi da dove venga tutto quell’entusiasmo”. Ma anche se pochi
lo sapevano, potete stare certi che ci sarà stato qualcuno che vegliava
costantemente in preghiera fino a che è arrivata la benedizione. Quanto è
vitale che le orecchie dei santi siano aperte per ascoltare la voce di Dio in
questi giorni, perché Lui parla prima di tutto a coloro le cui orecchie sono in
sintonia con lui e poi agisce all’improvviso. “Poiché il Signore, Dio, non
fa nulla senza rivelare il suo segreto ai suoi servi, i profeti” (Amos
3:7).
2
Cronache 29 è un resoconto dettagliato del risveglio che ebbe luogo sotto
Ezechia.
La
casa del Signore fu purificata e le persone furono spinte a offrire sacrifici e
offerte di ringraziamento in tale abbondanza che i pochi sacerdoti che si erano
santificati non potevano farcela e dovevano essere assistiti dai Leviti. La
scrittura registra che “Ezechia e tutto il popolo si rallegrarono che Dio
avesse ben disposto il popolo, perché la cosa si era fatta senza titubanza”
(verso 36).
L’effetto
dell’opera improvvisa dello Spirito Santo nel risveglio colpisce molto in
convinzione i peccatori. Spesso senza nessuna preparazione o interesse o
persino pensiero per le cose spirituali, un peccatore viene improvvisamente preso da una forte convinzione di peccato. Ma Dio scaglierà le sue frecce contro di loro, e all’improvviso saranno coperti di ferite…
persino pensiero per le cose spirituali, un peccatore viene improvvisamente preso da una forte convinzione di peccato. Ma Dio scaglierà le sue frecce contro di loro, e all’improvviso saranno coperti di ferite…
Allora
tutti gli uomini temeranno, racconteranno l’opera di Dio, e comprenderanno ciò
che Egli ha fatto (Salmo 64:7, 9).
Descrivendo
il corso del risveglio di Ulster del 1859 a Ballymena, John Shearer scrive: “Alcuni
erano improvvisamente segnati come da una spada affilata nella propria
convinzione di peccato e il proprio grido di aiuto agonizzante fu sentito per
le strade e nei campi. Per esempio c’era un contadino che tornava dal mercato a
Ballymena. La sua mente era completamente occupata dall’affare del giorno. Si
fermò, prese dei soldi e li contò. Improvvisamente una presenza orribile lo
avvolse. In un attimo il suo unico pensiero fu quello di essere un peccatore
che sta in piedi sull’orlo dell’inferno. Il suo argento sparpagliò e lui cadde
sulla polvere della strada implorando pietà” (Arthur Wallis, Nel giorno
della Tua potenza).
Wesley
e Whitefield erano molto preoccupati dal fatto che spesso, quando predicavano,
le persone si gettavano in ginocchio e perdevano i sensi mentre supplicavano
Dio di avere pietà. Scrissero alla Signora Huntington, la loro benefattrice, e
le dissero che volevano fermare ciò, perché pensavano venisse dalla carne. La
sua risposta fu: “State commettendo un errore. Non siate più saggi di Dio.
Lasciateli cadere o piangere, perché ciò farà molto di più della vostra
predicazione”.
Il
giorno dopo, mentre Whitefield stava predicando notò che molte persone
iniziarono a tremare sotto una forte convinzione di peccato.
Quando
iniziò ad invitare i peccatori a mettere la propria fede solo in Cristo per
salvarsi, quattro persone gli caddero ai piedi quasi contemporaneamente.
Uno
di loro sembrava incosciente.
Un
secondo tremava incredibilmente.
Il
terzo sembrava avere forti convulsioni per tutto il corpo, ma non fece nessun
rumore, tranne che dei gemiti.
Il
quarto, ugualmente in convulsioni, gridava a Dio con forte pianto e lacrime, e
ben presto tutti e quattro si alzarono in fede e nella lode sperimentando una
reale nuova nascita.
Whitefield
sottolineò in seguito: “Da questa volta sono sicuro che permetteremo a Dio
di portare avanti la propria opera nel modo che piace a Lui”.
Dio
opera sicuramente, improvvisamente e spontaneamente nel risveglio. Le Sue
promesse sono ancora disponibili per noi oggi, basta appropriarsene.
Ci
esorta: “Poi mettetemi alla prova in questo, Se non vi aprirò le cataratte
del cielo e non riverserò su di voi tanta benedizione che non vi sia più dove riporla”
(Malachia 3:10).
Non
crediamo che Dio possa versare una tale benedizione del Suo Spirito nella
nostra nazione?
E’
valutato che più di 30.000 anime si convertirono a Cristo attraverso gli
incontri del risveglio di Whitefield in America.
Del
risveglio che ebbe luogo con Charles Finney nel 1830, il Dr Henry Ward Beecher
disse: “questo è il più grande risveglio religioso che ci sia mai stato
dall’origine del mondo”. E’ stato calcolato che più di 100.000 persone si
siano convertite quell’anno negli Stati Uniti.
Nel
grande risveglio del 1858 che iniziò a Fulton Street, a New York, le
conversioni annoverate ammontavano a 5.000 a settimana arrivando a più di mezzo
milione quell’anno. Considerando che il risveglio stava bruciando in tutto il
mondo dal 1859, è calcolato che più di un milione di persone si siano
convertite nel Regno Unito.
Del
risveglio avvenuto a Northampton, in Massachussets nel 1735, Jonathan Edwards
scrisse che a malapena si riusciva a trovare una sola persona in città, giovane
o vecchia, che non fosse stata convinta delle grandi cose che riguardano la
vita eterna. Coloro che erano di solito le più superficiali e non determinate e
le meno interessate alle cose spirituali ora erano proprio quelle che erano
spezzate dall’angoscia spirituale e dalla convinzione di peccato.
Le
anime venivano in massa a Gesù Cristo. Man mano che l’opera andava avanti,
radunò quasi l’intera popolazione della città.
Un
pastore inglese, parlando del risveglio del 1858 a Stoccolma, in Svezia disse:
“Dovrei essere disposto a considerare che almeno 200.000 persone in una
popolazione di 3 milioni di persone si siano convertite. Ciò significherebbe
una ogni 15 persone”. Un altro scrisse dello stesso risveglio:” Il
risveglio è così intenso che quasi non si riesce a trovare una città, un
villaggio o gruppo di famiglie dove non ci sia un gruppo di credenti che sono
stati risvegliati e che si incontrano per pregare e per lodare sul semplice
terreno comune dell’unità in Cristo” (Arthur Wallis, Nel giorno della
Tua potenza).
Questa
dunque è la sfida che oggi ci parla forte e chiaro. Dio è disposto a versare il
proprio Spirito nel risveglio. Cosa deve fare per rendere noi disponibili?
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