In
ogni risveglio nel corso della storia certe caratteristiche formano un modello
di eventi. Questo potrebbe essere riassunto in preghiera, predicazione,
lode, passione e potenza.
·
Preghiera
Il
Pastore R. B. Jones scrive riguardo al risveglio del Galles del 1904: “Una
sera nella primavera del 1903, quattro giovani di diciotto anni furono
trovati in montagna mentre facevano un incontro di preghiera e si seppe che
avevano fatto ciò ogni sera per diversi mesi. Il loro obiettivo era pregare per
un risveglio. La persona che li trovò si unì a loro con entusiasmo: ben presto
la notizia si diffuse e tutta la chiesa fu toccata dal pensiero che la sua
condizione fosse sentita intensamente da persone così giovani; ben presto altri
si unirono a loro ed il numero aumentò, insieme al fervore; ben presto la
fiamma raggiunse l’intera chiesa e fummo tutti pervasi da una visione per il
risveglio e da una grande passione per le anime; in breve tempo l’intero
vicinato era infiammato di fuoco divino ed ogni chiesa della città iniziò a
tenere incontri di preghiera per un risveglio; la domenica solo nella nostra
chiesa si tenevano fino a sei incontri di preghiera con una media di trenta
anime che ogni settimana davano il loro cuore al Signore; non dimenticherò mai
quel periodo. Fu un periodo di gioia indescrivibile; per sei mesi continuammo a
pregare ogni sera con grande gioia ed aspettativa fino a quando fummo sommersi
dall’inondazione del risveglio generale che era straripata nel Galles” (Rent
Heavens).
La
stessa cosa accadde nel risveglio del 1860.
Una
insegnante di una scuola in Karoo stava visitando Worcester, a Capo Horn. Le
era stato consigliato da Ds de Vries di non frequentare gli incontri a causa
della sua salute delicata, ma Hessie Bosman insistette, dicendo che vi avrebbe
preso parte anche se ciò le avesse provocato la morte.
Aveva
pregato per vari anni per un risveglio in Sud Africa e non aveva nessuna
intenzione di rinunciare a quell’esperienza.
La
fenomenale preghiera e l’azione dello Spirito Santo durante l’incontro la
pervase a tal punto che mentre stava pregando lei stessa cadde in uno stato di
incoscienza e fu portata in un’altra stanza dove Andrew Murray pregò per lei.
Si alzò con una
straordinaria esperienza di gioia. Invece di ucciderla, aveva
avuto l’effetto opposto: fu rinvigorita e se ne andò in perfetta salute. Sposò
un missionario pioniere e portò il risveglio con sé in campo missionario.
Andrew Murray |
Il
movimento del 1860 scosse ogni parte della comunità e ben presto si diffuse.
Un
contadino sentì un forte pianto una mattina e trovò il servo di sua moglie in
agonia che pregava per il perdono dei propri peccati.
Presto
tutte le razze anche di fattorie lontanissime sperimentarono la conversione in
circostanze simili.
Un
gruppo nel Worcester uscì per parlare delle opere del Signore. Si tennero
incontri di preghiera in tutto il quartiere, con persone di tutte le razze che
supplicavano Dio di non dimenticarsi di loro.
Nell’
ottobre del 1860 il fuoco fu appiccato e per settimane Wellington fu colpita
dal risveglio. L’intera città fu cambiata. La rivista DRC Ring di Wellington
dichiarò nei suoi resoconti al moderatore che c’era stato un progresso maggiore
nelle chiese nelle poche settimane appena trascorse che nell’intera storia
precedente della città.
Tulbagh
e Swellendam sperimentarono il risveglio, Robertson li seguì.
Nel
frattempo Dr van der Lingen espresse grande dispiacere che Paarl non fosse
stata visitata dal risveglio nonostante avessero interceduto per anni.
Poi
venne, ma non prima che molte persone fossero state spezzate dallo Spirito
Santo. Esse erano state invidiose dall’entusiasmo dell’azione dello Spirito che
c’era stata a Worcester ed avevano iniziato a porsi nella condizione di pregare
per la propria città. Dio aveva mostrato loro che Egli è sovrano e che agisce
in base alla propria volontà e ai propri scopi. Non appena la preghiera uscì da
persone umili, spezzate, che chiedevano a Dio di mostrare la propria volontà,
non importa come, Paarl fu avvolta da un potente risveglio.
Ds
van der Lingen, scrivendo riguardo a questo, disse: “Abbiamo avuto più
persone in comunione che in tutti gli anni precedenti messi insieme. Ora si
tengono riunioni di preghiera in famiglia in tutte le case; le persone si
riuniscono spontaneamente in gruppi nelle case per pregare e gli incontri di
preghiera in chiesa sono pieni; c’è più generosità nei doni economici di quanta
ce ne sia mai stata” (J. Edwin Orr, Risvegli evangelici in Africa).
Quattro
anni più tardi egli poteva riportare che il risveglio stava continuando. Si
tenevano ancora incontri di preghiera e si poteva sentire una potenza rinnovata
nelle persone. La chiesa non poteva contenere tutti quelli che venivano agli
incontri di adorazione.
Nel
risveglio di Fulton Street in America c’era un minimo di predicazione perché la
parte predominante del risveglio era la preghiera. Da quanto dice Edwin Orr la
più grande teologia di tutti i tempi uscì dalle preghiere delle persone; a
volte sembrava che le loro preghiere fossero tutte citazioni della Scrittura.
Pregavano in modo così biblico che le persone nell’incontro di preghiera erano
colpite dalla semplicità del Vangelo ed erano salvate all’istante; migliaia di
persone venivano salvate in questo modo.
In
un intero anno prima del risveglio di Worcester ebbero luogo due eventi
significativi tra le tribù nere del Sud Africa.
Dei
missionari americani, che si trovavano a casa per parlare alle proprie chiese
locali della loro missione in Botswana e Zululand, sperimentarono il fuoco del
risveglio Americano. Furono così toccati che chiesero ai credenti americani di
pregare per il subcontinente.
Nel
giro di poco tempo gruppi di credenti americani stavano supplicando Dio per
loro. Quando i missionari tornarono lì, trovarono migliaia di persone ansiose
di sentire il Vangelo. Aldin Grout, scrivendo da Zululand, disse: “Stiamo
sperimentando un rivivere delle ossa secche nella Valle di Esidumbini. E’ stato
un giorno pieno di gioia quando diversi giovani sono venuti da me e mi
hanno detto: la tua predicazione ha toccato i nostri cuori, abbiamo deciso di
abbandonare il paganesimo e di servire il Dio vivente” (Risvegli
evangelici in Africa).
In
poco tempo il numero di credenti a Zululand raddoppiò. Un missionario metodista,
il Pastore Joseph Jackson, iniziò a vedere un movimento dello Spirito, quando
predicava. Disse: “Mi alzavo al mattino presto per predicare alle persone,
ma mi resi conto dai loro atteggiamenti assonnati che avevano dormito poco
durante la notte. Dopo il sermone... lo Spirito cadde su loro in un modo così
potente che non poterono allontanarsi e continuarono a pregare fino allo
spuntar del giorno” (Risvegli evangelici in Africa).
Un
simile risveglio iniziò in Botswana.
Un
missionario scrisse a casa a coloro che stavano pregando per il Sud Africa che
i credenti di alcune basi erano talmente vivi spiritualmente che non volevano
che gli incontri terminassero - gli incontri di preghiera quotidiani
continuarono mattina e pomeriggio nelle settimane seguenti.
· Predicazione
Il Pastore Taylor, un evangelista americano che aveva un interprete Xhosa di nome Charles Palma, viaggiò in tutto il Transkei e Zululand predicando un profondo messaggio esplicativo alle masse.
Il Pastore Taylor, un evangelista americano che aveva un interprete Xhosa di nome Charles Palma, viaggiò in tutto il Transkei e Zululand predicando un profondo messaggio esplicativo alle masse.
Quando
Taylor partì per tornare in America, Palma continuò ad andare di kraal in
kraal, di villaggio in villaggio predicando ripetutamente i sermoni del Pastore
Taylor. Come risultato il risveglio giunse al popolo nero.
Si
dice che un certo attore alcolizzato andò a sentire Whitefield predicare. Poi
andò in un grande pub e promise alle persone che avrebbe predicato il sermone
per loro se gli avessero dato un boccale di birra. Tutti erano intrattenuti
dalla sua recitazione, ma mentre parlava un uomo seduto al pub fu colpito dalla
convinzione di peccato, fu salvato all’istante e corse fuori a cercare
Whitefield per raccontargli questa storia.
Un
tale caso non è comune, ma Dio è sovrano!
· CANTI
Nel risveglio del Galles fu particolarmente ovvio che la terra del canto avrebbe mostrato i risultati del risveglio nella lode.
Nel risveglio del Galles fu particolarmente ovvio che la terra del canto avrebbe mostrato i risultati del risveglio nella lode.
Il Pastore David Matthews afferma: «L’espressione spontanea del canto e della
lode unito alla preghiera è stato meraviglioso. Il canto è meraviglioso e
toccante: la lode è stata unica. L’intera assemblea è il coro. Non manca
nessuna parte nell’armonia di una melodia. Il canto è inimmaginabile ed
indescrivibile.
Giornalmente i credenti camminano per andare verso le miniere cantando e lodando. Sottoterra nelle miniere di carbone essi cantano mentre lavorano. Persino i pony che sono nei pozzi sottoterra hanno smesso di lavorare perché non capiscono la nuova lingua del canto e della lode. Mentre prima gli venivano dati dei calci ed erano schiaffeggiati ed insultati, ora c’è un atteggiamento di tenerezza nel dare pacche ai pony e nel dire loro, “Vieni, dolcezza, torna indietro, bravo bambino”. Sembra che le maniere e l’intero atteggiamento sia cambiato; essi escono dai pozzi nel tardo pomeriggio con la faccia nera di polvere di carbone e rigagnoli che gli scendono dalle guance dove scorrono le lacrime mentre cantano Oh l’amore profondo di Gesù o guidami, o Tu grande Javeh» (da Ho visto il risveglio Gallese).
Giornalmente i credenti camminano per andare verso le miniere cantando e lodando. Sottoterra nelle miniere di carbone essi cantano mentre lavorano. Persino i pony che sono nei pozzi sottoterra hanno smesso di lavorare perché non capiscono la nuova lingua del canto e della lode. Mentre prima gli venivano dati dei calci ed erano schiaffeggiati ed insultati, ora c’è un atteggiamento di tenerezza nel dare pacche ai pony e nel dire loro, “Vieni, dolcezza, torna indietro, bravo bambino”. Sembra che le maniere e l’intero atteggiamento sia cambiato; essi escono dai pozzi nel tardo pomeriggio con la faccia nera di polvere di carbone e rigagnoli che gli scendono dalle guance dove scorrono le lacrime mentre cantano Oh l’amore profondo di Gesù o guidami, o Tu grande Javeh» (da Ho visto il risveglio Gallese).
Passione e potenza
Il
risveglio in Galles andò avanti con una tale potenza che le persone andavano
domenica dopo domenica a vedere quale “Lazzaro” era stato risuscitato
durante la settimana.
C’erano
migliaia di casi di ex-bevitori e di gente che picchiava le mogli che si
convertirono.
Magistrati,
ufficiali e poliziotti ebbero la più grande vacanza della propria vita perché
il crimine sembrò semplicemente fermarsi.
I
pub chiusero e divennero chiese o luoghi di preghiera.
Personaggi
immersi nel vizio e nel crimine che né la legge né la polizia o il tribunale
poteva controllare o cambiare, furono potentemente cambiati in un attimo quando
lo Spirito di Dio operò nelle loro vite.
Questo
ispirò molti credenti a cercare con grande passione le persone più folli,
degenerate, peccatrici che gli potessero venire in mente per condurle a Cristo.
Tale
è il potere del risveglio.
Un
uomo gallese che abitava nell’estremo oriente sentì parlare del risveglio in
Galles da navi di passaggio. Assetato delle stesse benedizioni prenotò un
biglietto per la prima nave che andava in Gran Bretagna. A Londra consultò un
pastore che non era stato in Galles, per giustificare la propria aridità
spirituale parlò in modo sprezzante del risveglio e per pura speculazione ed
ignoranza lo chiamò spettacolo emotivo. L’uomo gallese fu così convinto della
veridicità del resoconto del pastore che egli non fece più ricerche e tornò in
Oriente con la nave successiva. Tre anni dopo tornò in Inghilterra e si recò ad
una conferenza cristiana dove incontrò un gruppo di persone che erano tali
esempi di santità cristiana che chiese loro da dove venivano. Immaginatevi la
sua sorpresa quando si rese conto che si erano tutti convertiti durante il
risveglio nel Galles. Si diresse verso il Galles e trovò le chiese piene e lo
Spirito di Dio ancora all’opera nella vita di migliaia di persone. Capì ciò che
si era perso per aver ascoltato una persona acida e negativa che non aveva mai
sperimentato la benedizione di Dio.
“Non
tornerai forse a darci la vita, perché il Tuo popolo possa gioire in Te?”
(Salmo 85:6)
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